Dall’agosto
del 2013 siamo scesi in piazza svariate volte e lo faremo anche il
prossimo 8 febbraio in occasione del Giorno del Ricordo, per
rammentare ai triestini ed agli italiani tutti la tremenda sorte
toccata a buona parte della Venezia Giulia, all’ultimo lembo di
Dalmazia italiana, al suo popolo ed alla sua storia millenaria.
Nessuno
deve dimenticare che il 10 febbraio e' una data nefasta, memoria di
un infausto trattato per le genti giuliano dalmate, che pagarono da
sole per i torti di altri e per la sconfitta di tutti gli italiani.
Un trattato definito “diktat” non tanto perchè punitivo nei
confronti dello stato italiano sconfitto, ma soprattutto perchè
colpiva una popolazione incolpevole, costretta alle persecuzioni del
regime di Tito e quindi all'esilio, con la sola colpa di appartenere
ad una regione contesa. Fu questo, dopo le foibe e le uccisioni di
civili e militari italiani a guerra finita, il peggior dramma per la
nostra terra: la dispersione in tutto il mondo di un'intera cultura
dalle origini antiche, con le sue storie, le sue tradizioni, i suoi
dialetti, destinati a scomparire.
Continuiamo
pertanto a coltivare la memoria di quel triste periodo, continuiamo a
ricordare a tutti chi siamo e da dove veniamo. E' anche per questo
che Trieste Pro Patria e' sorta ed opera.
Dopo
la fiaccolata, che raggiungerà il colle di San Giusto, presso la
sala teatrale di Santa Maria Maggiore si terrà un concerto degli
“Ianua”, gruppo genovese che abbiamo invitato per il merito di
aver trattato in alcune canzoni la storia delle nostre terre.
Scendiamo
in piazza orgogliosi e fieri, per Trieste, per l'Istria, Fiume e la
Dalmazia.
Sfileremo
per i nostri avi e per i nostri caduti. Non si spegne la fiamma del
ricordo...