martedì 17 dicembre 2013

L’ex “Pagina zero” del Trattato di Osimo


Uno dei documenti cui gli indipendentisti triestini danno più importanza, per sostenere le loro tesi, è la cosiddetta (e presunta) “pagina zero” del Trattato di Osimo, la quale dimostrerebbe che tale accordo “oggi non ha alcun valore” (citiamo testualmente la pagina dedicatavi dal sito di MTL).
Detto documento, che riportiamo nella versione tratta dalla stessa pagina del sito del Movimento, sarebbe la prova della nullità del trattato italo-jugoslavo, in quanto con esso l’allora segretario generale avrebbe sancito che le Nazioni Unite “prendono atto dell’esistenza di quest’accordo bilaterale, ma non implicano assolutamente che questo documento possa andare a modificare il Trattato di Pace o la 16esima Risoluzione del Consiglio di Sicurezza”.
Si potrebbe iniziare obiettando che non si evince nessuna prova che tale pagina sia riferita effettivamente al Trattato di Osimo; anche la scritta a penna in alto a destra riporta la data di registrazione corrispondente ma non mostra alcuna firma e potrebbe averla fatta chiunque.
In secondo luogo, può bastare una breve lettura, nella versione inglese o in quella francese, per capire che, in realtà, il trattato di Pace non viene neanche nominato, né il testo pare mettere in luce alcun difetto formale o sostanziale del Trattato di Osimo. Il primo paragrafo della nota, infatti, inizia col ricordare che a norma della Carta delle Nazioni Unite (art. 102) qualsiasi trattato va registrato, altrimenti una parte contraente di quel trattato non potrà invocarlo davanti all’ONU. La registrazione, peraltro, è prevista anche dall'art. 80 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati.
Il secondo paragrafo, invece, prende atto di una carenza della Carta e del regolamento dell'ONU, che non definiscono il concetto di "trattato" e di "accordo" e quindi si lascia allo stato depositante la responsabilità di attestare che si tratti veramente di un "trattato" o “accordo”, liberando il segretario ONU da responsabilità e da prese di posizione in merito.
Questo c'è scritto effettivamente e pare evidente che non si tratta di una nota specificamente scritta per il trattato in questione, ma di una formula standard che vale per tutti gli accordi internazionali e non solo per quello di Osimo. Un indizio in tal senso si ha anche nel terzo e breve capoverso dopo gli asterischi, che, a proposito della traduzione ufficiale, fa riferimento ai trattati pubblicati nelle raccolte dell'ONU e non ad uno soltanto (“treaties etc., published in these series”).
 

Ma dal sospetto si passa alla certezza quando si consulta, sul sito ufficiale delle Nazioni Unite, la raccolta dei trattati registrati in quel periodo (dal 2 al 16 luglio del 1987) e pubblicati nel suo “Treaty series – Recueil des traités”:

Nel file pdf a pagina 12 subito dopo l’indice, compare proprio il testo integrale della “NOTE BY THE SECRETARIAT – NOTE DU SECRÉTARIAT” che il movimento dice di essersi “procurato” e che è invece a disposizione di tutti in rete, ovviamente senza il manoscritto in alto a destra; la pagina è assolutamente identica, anche dal punto di vista grafico ed essendo posizionata all'inizio del volume è quindi riferita a tutti i 23 trattati in esso pubblicati.
Peraltro, anche consultando le altre raccolte dell’intero anno 1987 dallo stesso sito ufficiale dell'ONU, si può trovare in tutti i file pdf la solita nota del segretariato (che ormai possiamo non chiamare più “pagina zero”) sempre posta subito dopo l’indice.
Si può quindi pacificamente concludere che la presunta “pagina zero”, che qualcuno vorrebbe dedicata al Trattato di Osimo a sancirne la nullità, non solo non rileva alcun vizio, ma per di più è palesemente riferita a tutti i trattati internazionali registrati in quegli anni. Che siano tutti nulli?