Il Tribunale di Trieste |
Va precisato che da decenni gli studiosi qualificati si dividono tra chi sostiene che la sovranità italiana su Trieste non sarebbe mai cessata (vista la mancata entrata in vigore del Governatore, dello statuto Permanente e dei vari organi di governo previsti per il TLT), chi sostiene che la sovranità sia invece cessata il 15/9/1947 come previsto dal Trattato di Pace ma poi sia stata ripristinata con il Memorandum di Londra (1954), infine chi sostiene il ripristino solo a partire dalla ratifica del Trattato di Osimo (1977). In realtà, comunque, è facilmente verificabile che questa non è stata affatto la prima sentenza o ordinanza a sostenere che la conclusione definitiva della questione di Trieste sia avvenuta a Osimo nel ‘75 e non a Londra nel ‘54. In tal senso, infatti, si erano già espressi vari organi giudiziari, tra cui il TAR del Lazio con sentenza n. 2677/2009 ed il Consiglio di Stato con sentenza n. 2780/2012. Il fatto che sia stato l’accordo di Osimo a consolidare formalmente la sovranità italiana su Trieste e jugoslava sull’Istria nord occidentale (già esercitate di fatto dal 1954) è stato ribadito anche da diversi esperti competenti in materia, come ad esempio il prof. Sergio Bartole ed il prof. Stefano Amadeo.
Pertanto, pur ricordando che prima di esprimersi sarebbe corretto avere a disposizione le motivazioni integrali dell'ordinanza del 19 marzo, non si vede proprio quale incredibile svolta possa scaturire da tale pronunciamento, che tra l'altro ha respinto le istanze del Presidente di MTL, giudicando il Tribunale di Trieste pienamente competente a trattare la causa in questione.
Discutere su quando sia stata ripristinata la sovranità su Trieste è una questione puramente accademica, anche considerando che, in ogni caso, i triestini hanno sempre mantenuto la cittadinanza italiana, prima e dopo il Memorandum di Londra, con tutti i connessi diritti e doveri. E' infatti clamorosamente errato il richiamo che viene fatto dagli indipendentisti alla presunta cittadinanza del TLT, di cui i triestini sarebbero stati privati per vedersi imporre quella italiana, concetto più volte gridato ai quattro venti con grande enfasi. In verità, è indiscutibile e palese come la cittadinanza triestina non sia mai entrata in vigore e questo per espressa previsione del Trattato di pace, che all'art. 21 comma 4 esclude il TLT dai “territori ceduti” dall’Italia ad altri stati, i cui residenti avrebbero immediatamente perso la cittadinanza italiana all’entrata in vigore del Trattato (15/9/1947). Invece, la previsione della cittadinanza del Territorio Libero è contenuta solo nello statuto Permanente (Allegato VI art. 6), così come il meccanismo delle opzioni per chi avesse voluto riottenere quella italiana; pertanto, la cittadinanza triestina sarebbe entrata in vigore solo assieme allo Statuto Permanente stesso, cosa mai avvenuta, come ben noto.
La stipula del Trattato di Osimo |
Si tratta infatti di una formula standard posta sulle raccolte dei trattati registrati presso l'ONU e riferita a tutti i trattati registrati, come si può verificare sul sito istituzionale dell'Organizzazione stessa. Inoltre, basta leggere detta pagina per capire che essa è generale e non si riferisce specificamente al Trattato di Osimo, come non cita neanche indirettamente il Trattato di Pace o il Memorandum di Londra.
Concludiamo precisando che, ovviamente, ognuno può legittimamente restare della sua idea rispetto alla sua identità nazionale, rispetto alla storia ed al futuro di Trieste, ma sarebbe opportuno che si evitasse di illudere tanta gente con argomentazioni inconsistenti e facilmente smentibili.