Il
10 giugno Trieste Pro Patria ha voluto ricordare un episodio tragico
ma poco commemorato della storia cittadina: il bombardamento
anglo-americano del 10 giugno 1944, la prima ma anche la più
terribile delle incursioni subite da Trieste in quegli anni di
guerra. In quel periodo, i triestini si stavano illudendo di poter
rimanere indenni dalle disastrose missioni delle “fortezze
volanti”, ormai già note in molte parti d'Italia. Invece, in quel solo
giorno perirono sotto le macerie ben 463 persone, un migliaio furono
i feriti, oltre 4000 i sinistrati, con un centinaio di case distrutte
e circa 300 gravemente danneggiate. Altri bombardamenti insistettero
su Trieste fino al termine della guerra, essi furono meno pesanti ma
si giunse al bilancio di circa 700 vittime totali. Eppure, queste
cifre sono di gran lunga inferiori a quelle registrate in altre città
italiane duramente colpite, come ad esempio Foggia, per la quale si
parla di circa 20.000 vittime, o come Zara, che dopo un incredibile
accanimento contò oltre 2.000 vittime, su circa 22.000 abitanti.
Di
fronte alla targa che in maniera molto discreta ricorda l’evento,
sul fianco della chiesa di San Giacomo, una cinquantina di patrioti
ha voluto ricordare quel primo terribile bombardamento
degi anglo-americani su Trieste, senza paura di dire apertamente chi fu
responsabile di tanti massacri, chi mise in atto bombardamenti a
tappeto che oggi si definirebbero “terroristici”, azioni che
troppo spesso andarono ben al di là degli obiettivi militari,
causando vere e proprie stragi ai danni della popolazione; molto
verosimilmente, tali incursioni erano finalizzate a fiaccare la
popolazione civile, a diffonderne il malcontento verso il proprio
governo. Non per niente, anche a Trieste, uno dei rioni più colpiti
fu San Giacomo, tra i più popolari e ad alta densità abitativa.
Nell'onorare
tutte le vittime di quella sciagurata strategia bellica, il nostro
pensiero è quindi andato alle molte località italiane che subirono
danni e lutti ben maggiori.