Sabato 7 febbraio, circa 200 persone hanno preso parte alla Fiaccolata del
Ricordo, organizzata da Trieste Pro Patria per contribuire a tener viva
la memoria delle vicende del confine orientale, per rendere omaggio alle
vittime dei partigiani di Tito ed agli istriani, fiumani e dalmati
costretti a lasciare le loro case e spargersi in Italia e nel mondo.
Dopo aver sceso la scalinata di Montuzza ed aver imboccato il viale ai Martiri delle foibe, il corteo si è fermato davanti al monumento agli infoibati, dove è stata deposta una corona ed è stata letta una testimonianza di un'esule istriana, il cui padre e nonno furono infoibati.
Di seguito, il corteo è salito sino alla sommità del colle, dove si è reso omaggio alle vittime di tutte le guerre, davanti sl monumento ai caduti.
Dopo aver sceso la scalinata di Montuzza ed aver imboccato il viale ai Martiri delle foibe, il corteo si è fermato davanti al monumento agli infoibati, dove è stata deposta una corona ed è stata letta una testimonianza di un'esule istriana, il cui padre e nonno furono infoibati.
Di seguito, il corteo è salito sino alla sommità del colle, dove si è reso omaggio alle vittime di tutte le guerre, davanti sl monumento ai caduti.
Trieste Pro Patria può ormai vantare l'organizzazione di diverse manifestazioni, ognuna è rimasta a suo modo nei cuori e nelle menti dei partecipanti e di noi organizzatori. Questa resterà memorabile per la suggestiva atmosfera che si è creata, per le immagini e le sensazioni addirittura commoventi.
Un piccolo fiume di fiammelle e bandiere ha ornato la scalinata sottostante alla fontana di Montuzza, nuovamente illuminata di tricolore grazie all'intervento del Comune che ha accolto la nostra richiesta. Il corteo nel parco della rimembranza ha regalato sensazioni uniche, per poi fermarsi innanzi al monumento agli infoibati per il momento più solenne, con la deposizione di una corona ed un minuto di rispettoso silenzio, dopo aver ascoltato la lettura di una testimonianza veramente emblematica, quella della rovignese Edda Rocco. Davanti al monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, si è tenuto un breve discorso che partendo dalla necessità di ricordare la nostra storia in tutte le sue sfumature, ha rimarcato la genuinità dei valori che ci animano, prima di concludere con una torciata tricolore.
Un piccolo fiume di fiammelle e bandiere ha ornato la scalinata sottostante alla fontana di Montuzza, nuovamente illuminata di tricolore grazie all'intervento del Comune che ha accolto la nostra richiesta. Il corteo nel parco della rimembranza ha regalato sensazioni uniche, per poi fermarsi innanzi al monumento agli infoibati per il momento più solenne, con la deposizione di una corona ed un minuto di rispettoso silenzio, dopo aver ascoltato la lettura di una testimonianza veramente emblematica, quella della rovignese Edda Rocco. Davanti al monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, si è tenuto un breve discorso che partendo dalla necessità di ricordare la nostra storia in tutte le sue sfumature, ha rimarcato la genuinità dei valori che ci animano, prima di concludere con una torciata tricolore.
La luce delle fiaccole ha riscaldato la fredda serata e gli animi di tutti, rendendo davvero toccante questa manifestazione, in ricordo dei caduti per troppo tempo dimenticati, in onore delle nostre genti costrette a spargersi nei cinque continenti.