Venerdì 2 ottobre, presso la sede
della Lega Nazionale, abbiamo avuto come gradito ospite il noto giornalista di
guerra Fausto Biloslavo, che ha condotto una conferenza dal titolo “Tra USA e
Russia: Nuovi equilibri geopolitici europei ed extraeuropei”. La sala era
gremita da circa 70 persone, ben oltre la capienza dei posti a sedere, a
testimonianza del grande interesse verso i temi geopolitici di attualità e
della riconosciuta competenza del nostro odierno ospite.
Non poteva esserci momento più adatto
a trattare un simile tema, visto che proprio negli stessi giorni sono iniziati
i bombardamenti da parte della Russia in Siria, contro postazioni dello “stato
islamico”, meglio noto come ISIS, eseguite su richiesta del presidente siriano Bassar al Asad. Proprio il ruolo della Russia è stato uno dei temi centrali
di questo evento; a tal proposito, Biloslavo ha scritto una frase molto
significativa alla vigilia della conferenza: “L’Armata Rossa mi ha catturato in
Afghenistan e sbattuto per sette mesi in galera a Kabul, ma oltre vent’anni
dopo la caduta del muro di Berlino i nostri migliori alleati sono i Russi,
contro la minaccia delle bandiere nere”. Introdotto dal nostro Luca Bellani, a
inizio conferenza Fausto ha infatti rievocato un episodio che lo vide
protagonista verso la fine degli anni 80 e che destò molto scalpore, quando fu
arrestato dalla polizia sovietica in Afghanistan con l’accusa di spionaggio,
mentre stava realizzando un servizio giornalistico. Molto interessante è stata
anche la proiezione di immagini del luogo di prigionia sul quale il giornalista
è tornato molti anni dopo.
Recentemente, lo stesso Biloslavo
è stato uno dei primi reporter ad accorrere in Ucraina allo scoppio della crisi
con la Russia del 2014, documentando i primi momenti di tensione. A tal
proposito, è stata evidenziata l’errata strategia da parte degli Stati Uniti,
che per gli interessi nell’area hanno favorito la destituzione del presidente
Janukovyc e la presa di potere dell’opposizione, scatenando però un pericoloso
conflitto all’interno dell’Europa, con l’intervento di Putin a sostegno dei
filo-russi dei territori orientali, ma soprattutto con l’annessione russa della
Crimea, regione altamente strategica.
Un altro scenario di grande
importanza in questo periodo è quello medio orientale, sul quale hanno avuto
una pesante influenza le scelte statunitensi sostenute dalla NATO ed in
particolare da alcune potenze occidentali, che hanno avuto la pesante
responsabilità di destabilizzare i delicatissimi equilibri politici di diversi
stati, scatenando dinamiche ormai incontrollate, i cui contraccolpi non mancano
di farsi sentire pesantemente sul nostro continente. Gli effetti più evidenti
sono costituiti dalla massiccia ondata di profughi in arrivo soprattutto dalla
Siria devastata dalla guerra civile e dal continente africano attraverso la
Libia ormai fuori controllo, territori che sono piombati nel caos soprattutto
grazie al sostegno occidentale alle opposizioni anti-governative, nell’abbaglio
delle cosiddette “primavere arabe”. Di tutto questo ha approfittato lo “stato
islamico”, che ha ormai preso possesso di un territorio vastissimo, sul quale
ha assunto le sembianze di un vero e proprio governo, ottenendo risultati mai
raggiunti da Al Qaeda ed altre precedenti formazioni terroristiche.
Biloslavo, in tutto questo, non
ha mancato di sottolineare gli evidenti errori strategici compiuti da parte
statunitense, auspicando che l’intera comunità internazionale riesca a
concordare un intervento forte nei confronti dell’IS, anche a livello militare,
nonché ad intraprendere in futuro strategie più accorte nelle aree maggiormente
delicate del pianeta.
In tutto questo, come emerso nel
dibattito finale con il pubblico, pare assordante il silenzio o per lo meno la
scarsa influenza dell’Unione Europea, che mostra sempre più evidentemente la
sua vocazione esclusivamente finanziaria e burocratica, nella totale incapacità
di far sentire la propria voce sugli eventi geopolitici e strategici che
riguardano direttamente il suo territorio. Questi ed altri argomenti e
considerazioni, accompagnati da immagini e filmati realizzati da Fausto
Biloslavo nelle zone più calde del pianeta, hanno reso la serata davvero
interessante, per gli appassionati di geopolitica, o per chi semplicemente ha
interesse ad approfondire i temi di attualità internazionale che
inevitabilmente si riflettono sulla nostra situazione nazionale e locale.
Si tratta di aspetti che occupano
un posto importante tra le attività di Trieste Pro Patria, nella sua vocazione
a trattare anche gli odierni problemi.
Al termine, abbiamo omaggiato Fausto con una banduera istriana, più che mai gradita viste le sue origini.