Ancor
prima di annunciare pubblicamente la sua nascita, il nostro gruppo ha
compiuto la sua prima uscita, in occasione del 97° anniversario del
martirio di Nazario Sauro. Tra le finalità emerse sin dalle prime
riunioni, c'è quella di appoggiare manifestazioni patriottiche e
cerimonie commemorative che si svolgono ogni anno, ma con scarso
seguito di giovani. Il 10 agosto, 97° anniversario dell'impiccagione
dell'eroe capodistriano nella base austriaca di Pola, le celebrazioni
sono iniziate con una Messa alla chiesetta della Madonna del Rosario
ed un interessante ricordo da parte del giornalista e storico Ranieri
Ponis, anche lui di Capodistria; un corteo si è poi incamminato
attraverso piazza Unità sino alla riva davanti al monumento ai
Bersaglieri dove alcune canoe del Circolo Marina Mercantile Nazario
Sauro e del Saturnia hanno portato via mare una corona di fiori poi
deposta solennemente sul monumento davanti alla Stazione Marittima.
Qui si è tenuta una breve commemorazione da parte del Presidente del
Comitato delle onoranze Renzo Codarin ed è stata deposta una corona.
Nazario
Sauro è la figura più altamente simbolica dei cosiddetti “volontari
giuliani”, quegli italiani che, pur sudditi dell’impero
austroungarico, dimostrarono senza indugi qual’era la loro Patria,
scegliendo la via dell’espatrio clandestino e dell’arruolamento
volontario nelle forze armate d’Italia, con il rischio di finire al
patibolo se catturati. Fu proprio questa la sorte che toccò al
patriota capodistriano condannato a morte il 10 agosto 1916, destino
che ne ha fatto il “vertice spirituale della piccola patria”,
come lo definì Gabriele D’Annunzio (va ricordato che i patrioti
italiani usavano definire “piccola Patria” l’Istria o la loro
città di nascita e “grande Patria” l’Italia).
Il
bilancio della nostra prima uscita è senz'altro positivo: hanno
risposto al nostro appello oltre 50 giovani, che si sono aggiunti a
circa un altro centinaio di persone; ci fa piacere essere riusciti a
dare il nostro contributo, tanto che anche il quotidiano locale pare
essersene accorto, parlando di una cerimonia “più affollata del
solito”. Ma ciò che più conta è che abbiamo onorato la memoria di Nazario Sauro, un uomo che ha pienamente onorato la sua e la nostra Patria, una di quelle figure che ci fanno sentire orgaogliosi di essere giuliani e italiani.